Settimana mondiale della prevenzione antimicrobica


Inizia la World Antimicrobial Awareness Week, settimana proposta dall'organizzazione mondiale della sanità per la sensibilizzazione e la prevenzione della resistenza ai farmaci, in particolare gli antibiotici e gli antivirali.

Perché questo argomento interessa una nutrizionista?
Sicuramente  il mio passato come ricercatrice in microbiologia mi ha reso sensibile a questi temi, facendomi capire quanto sia difficile e costoso scoprire nuovi farmaci efficaci e poco tossici.
Solo in quest'ultima pandemia molti riescono a  capire che la scienza ha delle difficoltà e non sempre è possibile dare risposte tempestive quanto vorremmo.

Purtroppo nel mio lavoro troppo spesso sento persone che mi dicono di aver interrotto terapie antibiotiche perché avevano già ottenuto il risultato atteso, senza rispettare la posologia, questo comportamento favorisce la comparsa di ceppi resistenti al farmaco utilizzato  e questi batteri possono essere trasmessi ad altre persone e diffondersi senza controllo. 
Inoltre ci sono persone che decidono autonomamente, senza prescrizione di un medico, di iniziare una terapia antibiotica, spesso in casi in cui basterebbero farmaci di tipo diverso. Oppure si rifiutano di seguire la prescrizione del medico, diffidando, a priori, degli antibiotici. Entrambi comportamenti che favoriscono la diffusione di questi agenti infettanti e la nascita di nuovi ceppi microbici (batterici o virali) resistenti ai farmaci disponibili.  E quindi non curabili. Le terapie alternative possono funzionare in fase di prevenzione, ma in pochi e limitati casi in caso di una infezione acuta in corso.





Sono però favorevolmente colpita,  da nutrizionista,  dal fatto che per via del Covid-19, molte persone hanno riscoperto l'importanza delle precauzioni igieniche per gestire gli alimenti. Per troppo tempo ci siamo dimenticati che gli alimenti possono essere una fonte di infezione che bisogna prevenire, perché le cure possono essere lunghe e faticose.

Per fortuna ora si fa più attenzione all'uso dei guanti nei reparti di frutta e verdura e alla gestione dei prodotti acquistati, una volta a casa.  E' importante imparare a tenerli separati, soprattutto i prodotti freschi e quelli cotti.

Lavarsi le mani prima di mangiare è tornata ad essere una buona abitudine per molti, così come disinfettarsi le mani quando si frequentano ambienti molto frequentati o frequentati da ammalati.




I farmaci molto potenti sono spesso mal tollerati, al livello digestivo, e innescano un circuito che porta a dover curare altri disturbi della digestione. Inoltre tutti gli antibiotici, oltre ad uccidere i batteri "cattivi" causa di malattia, uccidono anche quelli "buoni" che compongono il nostro microbiota. Ma sono quasi sempre meno dannosi delle conseguenze delle malattie stesse.

Prevenire è quindi sempre la strategia migliore.