Pesa più un chilo di ferro o un chilo di piume?

E' un vecchio gioco che facevamo da bambini. 

Quando perdiamo peso, in genere diciamo di essere "dimagriti". Invece il termine dimagrire si riferisce solo a perdere grasso: invece spesso di perde principalmente acqua, altre volte massa magra. Per i nutrizionisti infatti, non tutti i pesi sono uguali: pesare 100 chili ed essere muscoloso è diverso da avere 50 chili di grasso. Questo vuol dire conoscere la  composizione corporea di una persona.


Ci sono vari metodi. Io uso uno strumento che si chiama Bioimpedenziometro e che, attraverso il passaggio di una corrente (non pericolosa), permette di ottenere il contenuto di acqua di un corpo umano e di calcolare la componente di massa magra e di massa grassa. Da qui, altre elaborazioni. Perciò, per un risultato ottimale, l'analisi dovrebbe essere effettuata a digiuno o almeno lontano dai pasti. o da un'assunzione importante di liquidi.




Nel corso della prima visita questa analisi mi serve per sapere quali sono le condizioni della persona che mi trovo davanti, riesco anche ad avere un'idea più precisa del suo metabolismo (attraverso il calcolo del BMR). 

Ma la vera utilità è nel monitoraggio dei cambiamenti: ovviamente quando ci sono. Per questo ci deve essere un periodo significativo di stile di vita, di alimentazione, di attività sportiva. E' praticamente inutile ripetere questa analisi se non ci sono state modifiche di peso o non mi aspetto modifiche di composizione corporea perché le variazioni rilevate possono dipendere da una variabilità analitica.



Questa analisi è indispensabile per aiutare le persone ad andare "al di la" del loro peso e a considerare gli alimenti, e quindi per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare, ma anche per chi vuole migliorare la sua alimentazione al fine di aumentare le prestazioni sportive, per chi soffre di disturbi cardiaci o insufficienza renale e per le donne in menopausa.
Al nutrizionista esperto serve anche per capire il motivo per cui i risultati si fanno attendere e quindi come rimodulare il piano secondo i cambiamenti intervenuti nel frattempo.

E' un'analisi senza rischi: le uniche controindicazioni sono per i portatori di pacemaker o defibrillatori. La presenza di protesi potrebbe alterare i risultati delle analisi, ma dipende da tipo e collocazione della protesi stessa.