Giornata Mondiale dei Disturbi del Comportamento Alimentare
E' un movimento internazionale creato da e per persone affette da DCA, le loro famiglie e le persone che si occupano di loro, con lo scopo aumentare la sensibilità e le informazioni su questo tema.
Oggi, in tutto il mondo, ci si confronta su questo problema gravissimo dei DCA.
In Italia, abitualmente, si anticipa la giornata al 15 marzo, in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, ma quest'anno é passata sotto tono per via di altre emergenze.
Purtroppo, come si temeva, le malattie mentali, e tra queste i DCA, hanno costituito un'emergenza nell'emergenza e non si può continuare a tacere.
- Molte persone che avevano problemi di controllo dell'alimentazione, in questo periodo hanno perso ogni regola, peggiorando il loro stato di salute.
- Persone che erano già in terapia o stavano per cominciare, hanno dovuto interrompere o rallentare la frequenza degli incontri e quindi faticano a vedere i risultati, scoraggiandosi.
- Persone che non riconoscono la gravità della loro situazione hanno trovato una motivo in più per rimandare ogni intervento
- I medici, preoccupati da altre cose, sono irraggiungibili
- E' vero, molte persone si trascinano da un sintomo all'altro: prima l'anoressia, poi mangiano come non ci fosse un domani, poi passano il loro tempo in palestra (vigoressia) oppure arriva la fase della vita in cui selezionano ogni alimento scegliendo solo i migliori (ortoressia) o quella in cui passano da un problema all'altro nel giro di poche settimane.
- Ma questo succede quando la diagnosi è troppo tardiva e l'intervento non efficace. Oppure quando spaventa più la cura della malattia stessa perché, almeno nelle prime fasi, si pensa che sia solo un problema momentaneo... "poi passa crescendo".
- Invece no, bisogna iniziare a curarlo appena compare, di solito da adolescenti e comunque in età giovanile. Più si aspetta, più le terapie saranno faticose e il risultato incerto.
Per 9 giorni ho condiviso sui social questi 9 aspetti proposti all'attenzione di tutti da questo movimento, che riassumo in questo elenco:
Verità #1: Molte persone con i #disturbialimentari sembrano sane, ma possono essere gravemente ammalate
Verità #2: Non bisogna incolpare le famiglie, anzi, possono essere i migliori alleati dei pazienti e dei curanti
Verità #3: Una diagnosi di DCA manda in crisi persona e famiglia
Verità #4: I disturbi del comportamento alimentare non sono una scelta, ma un malattia con basi biologiche
Verità #5: I disturbi alimentari colpiscono persone di ogni genere, età, razza, aspetto e peso, orientamento sessuale o stato socioeconomico.
Verità #6: I disturbi alimentari possono aumentare il rischio di #suicidio e di gravi complicanze mediche
Verità #7: Sia i geni che l'ambiente giocano un ruolo essenziale nello sviluppo
Verità #8: La #genetica non basta a prevedere lo sviluppo di un disturbo alimentare
Verità #9: Guarire completamente è possibile. Importante è diagnosticarli e intervenire presto!
Molte persone , purtroppo si trascinano da un sintomo all'altro: prima l'anoressia, poi mangiano come non ci fosse u domani, poi passano il loro tempo in palestra (vigoressia) oppure arriva la fase della vita in cui selezionano ogni alimento scegliendo solo i migliori (ortoressia) o quella in cui passano da un problema all'altro nel giro di poche settimane.
Ma questo succede quando la diagnosi è troppo tardiva e l'intervento non efficace. Oppure quando spaventa più la cura della malattia stessa perché, almeno nelle prime fasi, si pensa che sia solo un problema momentaneo... "poi passa crescendo".
Invece no, bisogna iniziare a curarla appena compare, di solito da adolescenti e comunque in età giovanile. Più si aspetta, più le terapie saranno faticose e il risultato incerto.
Ma questo succede quando la diagnosi è troppo tardiva e l'intervento non efficace. Oppure quando spaventa più la cura della malattia stessa perché, almeno nelle prime fasi, si pensa che sia solo un problema momentaneo... "poi passa crescendo".
Invece no, bisogna iniziare a curarla appena compare, di solito da adolescenti e comunque in età giovanile. Più si aspetta, più le terapie saranno faticose e il risultato incerto.
Che dire di più? Se passassero questi messaggi chiave potremmo dire di non sottovalutare questa malattia e avremmo le condizioni per curarla.