Le 9 scuse più comuni per non cominciare un regime alimentare sano

Devo rinunciare a molti alimenti perché devo cucinare anche per i miei figli


E' un degli argomenti che spesso i genitori, ma anche i nonni - e qualche volta che gli zii - portano a loro difesa.
"In casa ci sono dei bambini perciò devo cucinare per loro cose che non trovo nel mio menu e questo mi costringe ad un doppio impegno"
Sicuramente spesso i bambini hanno una scelta ristretta di alimenti, e non gradiscono frutta e verdura oppure vivrebbero di hamburger e patatine fritte. Anche se solo in rari casi queste abitudini sono spentanee: sicuramente le hanno apprese da un adulto, a casa o a scuola.
Proprio per questo è importante che imparino a vedere che gli adulti a cui vogliono bene - genitori, nonni, zii, fratelli maggiori - mangiano correttamente: anche se ora non apprezzeranno, crescendo saranno incuriositi e proveranno ad assaggiare. Ovvio che se, noi per primi,  affrontiamo un piatto di insalata o un pesce al forno come fossero una punizione, non potremo mai aiutarli ad imparare! Un doppio menu può essere un sacrificio, ma temporaneo e utile per aiutarli a crescere meglio.

In ogni caso togliamoci dalla testa che bambini e ragazzi vadano supernutriti: quello che fa male a noi - i cosiddetti cibi-spazzatura, cioè  gli alimenti ricchi di calorie, grassi e zuccheri, ma poveri di vitamine - a maggior ragione fa male a loro che hanno un organismo in crescita, perciò hanno bisogno di alimenti ricchi di nutrienti e poveri di grassi, di sale e di zucchero. Se il medico dovesse confermarci che il bambino è davvero sottopeso oppure si tratta di un preadolescente coinvolto in un'attività sportiva impegnativa allora sarà necessario pensare per lui un piano adeguato, ma che fornisca calorie provenienti da alimenti sani e che preveda una distibuzione dei pasti corretta all'interno della giornata.

Inutile stimolare i ragazzi presentando a tavola alimenti troppo elaborati - pesce panato, polpette, wurstel, pasta alla carbonara, cotolette con prosciutto e formaggio, pane a lunga conservazione, dolci -  potrebbe essere controproducente: se l'appetito non c'è, il senso di sazietà si raggiunge troppo velocemente e senza che la dieta sia completa, se si tratta di golosità in questo modo gli si insegna a far prevalere questo criterio, nella scelta degli alimenti. In ogni caso non si educa il senso del gusto, e il bambino crescerà nella continua ricerca di sapori "forti" o corretti artificialmente, aprendogli la strada ai problemi di salute connessi all'obesità, da adulto.

Perciò in casa possiamo tranquillamente eliminare certi alimenti che tentano inutilmente noi e i ragazzi - merendine, creme spalmabili, gelati, formaggini, patatine fritte, salsicce e via dicendo -  e riservarli alle occasioni "speciali" (compleanni, feste, ferie). 

E decidere che migliorare il nostro regime alimentare è un regalo che facciamo anche a loro.